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ITALIA - FRANCIA 6-4 (d.c.r.)
Coerenti fino in fondo, felici quindi non per la vittoria di Lippi e Cannavaro, ma per il fantastico obiettivo centrato da Francesco Totti e dai suoi compagni giallorossi Perrotta e De Rossi: i nostri tre Campioni del Mondo.

  • Per il Capitano è il coronamento di un sogno rincorso da tanto, troppo tempo, della sua consacrazione internazionale, a dispetto dei tanti detrattori che non hanno mai perso occasione per dimostrargli odio (nell'accezione "giornalistica" del termine), a dispetto di chi non ne ha tutelato colpevolmente l'integrità e del "maniscalco" che lo ha costretto a 3 mesi di stop e che ne ha pregiudicato la forma anche in questo campionato del mondo. Un campionato che lo ha visto sì tra i protagonisti, ma non quel protagonista assoluto che, lui e noi, avremmo voluto vedere, vuoi per il suo stato di forma non proprio eccellente, vuoi per la posizione in campo che l'allenatore gli riservava.
  • Per Perrotta, il riconoscimento da parte della critica, della sua straordinaria capacità atletica e tattica, l'uomo in più della Roma 2005-2006 e della nazionale campione del mondo. Titolare dalla prima partita, inesauribile stantuffo che ha messo in difficoltà tutte le squadre avversarie.
  • Per De Rossi, dopo le 4 giornate di squalifica, il premio di aver giocato questa finale e di aver calciato e segnato uno dei rigori che hanno regalato il successo e la coppa all'Italia, ma anche la preghiera di stare più buono in futuro...

Va bene, adesso prendiamoci la coppa e... adieu France!!!!!

World Champion

Ma la finale, per noi ancora più importante, si gioca nelle sale dello Stadio Olimpico: il processo a "calciopoli".
Rimaniamo vigili, perchè c'è aria di "Biscotto da Campioni del mondo"...


ITALIA - GERMANIA 2-0
È fatta, siamo in finale.
Il nostro Capitano giocherà domenica a Berlino la partita più importante della sua carriera: la finale del campionato mondiale 2006. Insieme a lui, Simone Perrotta, instancabile e perfetto per tutto il mondiale. Lippi lo ha schierato sempre, intuendone le grandi doti tattiche e fisiche. Anche Daniele De Rossi sarà a disposizione, avendo scontato tutte le giornate di squalifica. Chissà se l'allenatore schiererà i 3 romanisti, o si affiderà come al solito al "gruppo"....

Un'altra partita, ancora più importante, si sta giocando in queste ore nelle sale dello Stadio Olimpico: il processo a "calciopoli". Ecco le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi:

  • JUVENTUS: esclusione da campionato di competenza e 6 punti di penalizzazione nel campionato in cui verrà assegnata, che dovrà essere inferiore alla serie B. Revoca dello scudetto 2004-05 e non assegnazione del titolo 2005-06.
  • MILAN: retrocessione all'ultimo posto in A, con retrocessione in serie B e 3 punti penalizzazione.
  • LAZIO: retrocessione all'ultimo posto in A, con retrocessione in B e 15 punti di penalizzazione.
  • FIORENTINA: retrocessione all'ultimo posto in A, con retrocessione in B e 15 punti di penalizzazione.

ITALIA (Totti)-AUSTRALIA 1-0
Lippi lo vede stanco e decide di lasciarlo in panchina per fare posto allo "scatenato" Del Piero. Lo "scatenato" si fa apprezzare per un cross sulla testa di Toni dopo 2 minuti (che il centravanti mette fuori di poco), poi scompare letteralmente dalla scena per tutto il resto della partita, finchè Lippi è costretto a sostituirlo con Totti, l'unico in grado di far vincere quest'Italia.
Lui entra e illumina la scena con colpi di genio e splendide aperture di gioco per i compagni, cose fino a quel momento mai viste in campo. Al 93' è lui a lanciare l'azione di Grosso che, entrato in area, viene atterrato e guadagna il rigore che lo stesso Totti trasforma, per la qualificazione al turno successivo.

CI PENSA LUI... ma non ve lo meritate.
Non ti merita chi continua a metterti sempre e comunque in discussione.
Non ti merita Lippi e chi ne ha condiviso la scelta di tenerti in panchina.
Non ti merita certa stampa (non solo faziosa, ma decisamente bugiarda) che non ha perso l'occasione di esaltare le doti del solito e pluriraccomandato (lui si, non certo te, mio Capitano) Del Piero, quello che, e questa è storia, siamo costretti da anni a vedere in campo con la nazionale, anche quando come oggi, si rivela l'ombra di quel grande giocatore che tutti riconosciamo egli sia stato, ma che ha fallito puntualmente tutti gli appuntamenti importanti in maglia azzurra. Non ti meritano i commentatori televisivi (in primis quello che si vergognava di essere romano, ma del quale dobbiamo essere noi romani a vergognarci di averlo come concittadino) che, forse per contratto, hanno esaltato oltre modo la prestazione, l'atteggiamento in campo, il "sacrificio" e la classe di Del Piero (ma che partita hanno visto?), fino a quando gli è stato concesso di rimanere in campo, salvo poi urlare il tuo nome: -FRANCESCOOOO TOTTI- nel momento del tuo gol-qualificazione.
Beh, loro non ti meritano, ma tu gioca come sai, illumina quest'Italia come solo tu puoi e lotta per te stesso, per i tuoi cari e per noi che ti amiamo più di ogni altro, mio Capitano. FORZA ITALIA ? FORZA TOTTI !!!


Non me ne vogliano i nazionalisti, gli italiani a tutti costi, quelli che si considerano tali in occasione dei mondiali di calcio o delle competizioni internazionali, quelli che aspettano questi momenti per prendersi rivincite nei confronti di chi li ospita e li tratta da "razza inferiore"... Questo non è lo sfogo di un semplice tifoso romanista, per decine di anni vessato e deriso con la sua squadra, da quel "sistema" che favoriva i disonesti, gli arroganti e i mafiosi, ma il pensiero di chi tiene alla sua Patria e alla Nazionale che la rappresenta, di chi la vorrebbe forte e vittoriosa, ma soprattutto onesta.

  • Un'Italia che non si vergogna di avere un allenatore come quello che disse a Zeman di uscire dal "sistema" se non gradiva farne parte. Quello stesso sistema che gli ha permesso di allenare per anni la squadra che adesso è sotto accusa e, in "leggero" conflitto di interesse con il suo incarico in nazionale, di avere un figlio procuratore di giocatori. Quel sistema che oggi è finalmente sotto accusa, del quale molte teste sono già cadute e, lo speriamo vivamente, del quale altre ancora faranno la stessa fine...
  • Un'Italia che non si vergogna di dare la fascia di capitano a chi si faceva riprendere con una telecamera, mentre alla vigilia di una finale ci coppa UEFA (poi vinta) si iniettava una flebo di Neoton...
  • Un'Italia che non si vergogna di schierare in porta chi scommette 1.200.000 euro in un anno sulle partite...

Beh, questa non è la mia Italia e soprattutto, non è la mia Nazionale.
Quella che voglio, nella quale mi identifico, dalla quale mi sento rappresentato, ha la faccia pulita di Francesco Totti, il mio Capitano.
Daje France', io tifo solo pe' te!

Sandro