"MIO CAPITANO"

Silenzio in questo giorno di ricordo.
Il silenzio lo conoscevi bene
parlavi poco
per questo non sapevamo le tue pene.

Usavi i fatti per farti voler bene.
Il tuo tiro potente, dono Divino
ci faceva esultare e starti vicino.

Ti chiamavamo Ago o Dibba, a seconda delle volte
tu che al pallone facevi fare giravolte.

In un mattino di un giorno ormai trascorso
con la pistola hai detto basta
perché non ti volle le casta.

Sei così entrato nell'eterno, mio Capitano.
Ora sei immortale
Non ci sarà mai più nessuno a te uguale.

 

Poesia inviata da:
Carlo Delmonte

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