CHIUDI
-

Non doveva ripartire

-

115 GIORNI DOPO...
Tralasciamo, ma non dimentichiamo mai il vero problema che sta flagellando il mondo da mesi: quel maledetto covid-19 che anche in questo momento, sta continuando a contagiare e mietere vittime in tutto il pianeta. Tralasciamo, ma non dimentichiamo MAI soprattutto le oltre 34000 (ad oggi) vittime italiane del virus, in memoria delle quali tutto si sarebbe dovuto fermare.
Tralasciamo inoltre il fatto che, nonostante una situazione sanitaria migliore rispetto al tragico periodo marzo-aprile, ci sono comunque ogni giorno nuovi contagi. Ma si sa, the show must go on e il carrozzone del calcio, con tutti i soldi che genera e che muove DEVE ripartire in barba alle mascherine e alle paure con le quali l'umanità convive ormai da mesi.
Si, tralasciamo... è meglio.

Tra qualche ora, a 115 giorni dalla trasferta vittoriosa di Cagliari, la Roma scenderà in campo in un Olimpico che, al pari degli altri stadi, sarà desolatamente vuoto e senza pubblico, per "onorare" anche lei il campionato più bugiardo e irrimediabilmente più falsato della storia.
L'abbiamo già visto nelle partite già giocate tra coppa italia e campionato: gli oltre 3 mesi (quasi quattro per noi) di inattività forzata, ci consegnano delle squadre totalmente diverse da quelle viste prima dello stop. E il tour de force al quale verranno sottoposte, con una partita ogni 3-4 giorni fino ad agosto, nonostante le 5 sostituzioni possibili, porterà discapito soprattutto alle compagini dotate di "rose corte". Gli infortuni muscolari saranno protagonisti da qui fino alla fine del campionato, cosa peraltro che già si è iniziata a verificare nelle partite fin qui giocate.

COME CI ARRIVA LA ROMA
La pandemia ha bloccato la cessione delle quote di maggioranza della società dal gruppo Pallotta a quello Friedkin. Era tutto praticamente fatto. Con le parti sostanzialmente d'accordo, mancavano le ultime firme per sancire il passaggio delle consegne... ed è scoppiata la pandemia. Una vicenda che ha dell'incredibile e che solo romanista poteva essere, in perfetta linea con la nostra storia!
In queste ultime settimane si è assistito ad un tutto e di più in termini di notizie vere e fake news, riguardanti la situazione finanziaria dell'AS Roma per alcuni sull'orlo del fallimento, per altri assolutamente in linea coi parametri, presunte nuove offerte al ribasso del gruppo Friedkin rifiutate da Pallotta, trattativa che sembra conclusa, salvo poi riaprirsi con nuove offerte, progetto stadio che sembra finalmente arrivare a dama, salvo poi fermarsi di nuovo in attesa di non si sa bene cosa...
Nel frattempo il diesse Petrachi, proprio lui, quello strappato in estate al Torino di Cairo e costato alla Roma due promesse della Primavera (Freddi Greco e Flavio Bucri), è stato sospeso dalla società per evidenti divergenze con la proprietà. In tutto questo, trova spazio anche Tonino Tempestilli detto Cicoria, il quale allontanato dopo 33 anni a novembre 2019, invia al suo amico Giuseppe Bifulco, ex capo degli osservatori della Roma, ora direttore sportivo dell’Ascoli, messaggi "distensivi" per l'ambiente giallorosso del tipo:"In bocca al lupo Giuseppe! Sei uscito da quel manicomio e già hai vinto a prescindere…"
La notte poi, porta consiglio di solito. A Roma invece porta striscioni contro Pallotta, contro la sua gestione della società e addirittura contro lo stadio (LO STADIO DATTELO IN FACCIA, recita uno di quelli comparsi l'altra notte)... per la serie "A Roma nun se famo manca' niente!"

Nonostante l'acqua sul fuoco gettata in questi giorni dai dirigenti e dall'allenatore, impossibile non pensare che tutta questa bufera non sia entrata anche negli spogliatoi...
Lo vedremo stasera alle 21.45 ora d'inizio di Roma-Sampdoria.

Sandro


-