Romamor - Campionato Serie A 2023-2024 - Milan-Roma 3-1

QUESTO SIAMO
Siamo una batteria di 6 esterni (SEI !!!) che non riesce ad arrivare a fondo campo e mettere un cross non dico perfetto, ma almeno decente e che non si infranga puntualmente sulle terga del difensore avversario.

Siamo un pacchetto di centrali difensivi che non può disporre del faro su cui si era deciso poggiasse l'intera fase e che si affida allo stoicismo di un ragazzo che nonostante il malanno muscolare che lo affligge da mesi, continua a tentare di non far rimpiangere il "faro" di cui sopra.

Siamo il vorrei ma non posso del terzo centrale in rosa, che non riesce a dar continuità alle sue prestazioni per uno "storico di infortuni" che lo costringe ad un continuo dentro-fuori.

Siamo quelli costretti ad adattare nel ruolo, un esterno e un centrocampista e a far giocare nel medesimo pacchetto un diciottenne arrivato in prestito da una settimana, con un'esperienza di "50 minuti di serie A".

Siamo quelli traditi ad agosto da uno su cui poggiava l'intero centrocampo e che a quanto ci dicono, sta tradendo anche la nuova squadra. Siamo quelli traditi da uno che doveva rappresentare il "cambio di passo" e la classe che mancavano al nostro centrocampo, ma che ha passato più giorni in infermeria che a disposizione dell'allenatore e che forse saluteremo presto.

Siamo quelli che l'unico nostro vero Campione, indiscussa e indiscutibile stella di prima grandezza a livello mondiale, l'unico in grado di poter cambiare il volto di una partita, lo possiamo schierare solo col contagocce.

Siamo quelli che ad un goleador gigantesco, uno che in carriera ha fatto più gol che respiri, non riusciamo a dare una palla buona e che per questo motivo inizia a dare segni di insofferenza del tipo: "ma 'ndo so' capitato?".

Siamo quelli che dopo una sconfitta, stavolta senza attenuanti arbitrali, a parlare ai microfoni del dopo partita non mandiamo un rappresentante della società di qualsiasi livello o importanza, tra uffici e campo. A parlare ci va una cosiddetta "riserva", l'unico evidentemente disposto a metterci la faccia stasera. L'unico, che proprio in virtù di questo gesto, stasera mi sento di escludere dall'ANDATE A LAVORARE! riservato al resto degli "uomini" (le virgolette non a caso) scesi in campo, escluso Edoardo Bove.

MA LA COLPA È DI MOURINHO
In tribuna stasera, in uno stadio che quando si colora di rossonero gli riserva sempre accoglienze indegne, Mourinho sconta l'ennesima squalifica che l'ennesimo giudice, dopo il referto dell'ennesimo arbitro de 'sta ceppa, gli regala. Costretto ad ammirare dall'alto le nefandezze e gli errori soprattutto difensivi, prova sicuramente a porvi riparo, comunicando alla panchina il cambio di "uomini" e modulo, ma non ottiene risultati. Della serie non si cava sangue dalle rape.

Concetto che però non trova conforto né condivisione tra gli addetti ai lavori e quella parte della tifoseria che Mourinho proprio non lo sopporta. Per loro e per chi non ha esattamente a cuore le sorti e le fortune dell'AS Roma: se gli esterni non sanno crossare, se in difesa gioca gente fuori ruolo, se gli infortuni ti privano di pedine fondamentali, se chi sta in campo non riesce per manifesta incapacità a dare palle giocabili a Lukaku e se (non stasera) gli arbitri ti impiccano le partite, è colpa di Mourinho. Da queste pagine, nel caso non fosse ancora chiaro, il sostegno all'AS Roma passa obbligatoriamente da quello all'allenatore.
#IoStoConASRoma. #IoStoConMourinho.

Daje Roma!
Sandro