CAMPIONATO SERIE A 2023/2024 - 31a giornata
CHIUDI
 
-

Roma-Lazio 1-0

-

LA MORALE AD PERSONAM
La Roma centra una vittoria limpida e incontestabile. La numero 58 nei 162 derby di campionato fin qui giocati. Argomenti di cui parlare ce ne sarebbero, a partire dai numeri della Roma di DDR e da una classifica che si fa sempre più interessante, ma l'attenzione (o l'obbiettivo screditante?) dei vari commentatori e addetti ai lavori, si riversa tutta sull'esultanza a fine partita di Mancini, il protagonista principale di questa vittoria giallorossa, giudicata esagerata e poco elegante.

Quella bandiera presa in prestito dai ragazzi della curva e sventolata sotto la stessa, ha provocato più reazioni indignate e prese di posizione anche a livello istituzionale, della crisi Russia-Ucraina. Un sorcio nero in campo bianco azzurro, bandiera che da tempo immemore campeggia nella parte bassa di curva sud, superando i controlli in ogni partita e quindi giudicato da chi è chiamato a verificare, legalmente "idoneo" a comparire all'interno dello stadio Olimpico.

Si fa quindi la morale all'esultanza di Mancini, peraltro sotto la nostra curva sud e non in giro per il campo... Si scomodano per lui aggettivi e paroloni, si parla di provocazione di incitamento alla violenza, qualcuno addirittura dice che "C'è modo e modo di esultare. C'è chi lo fa con stile e chi meno...", dimenticando i suoi colleghi laziali che in un passato non troppo remoto esultavano col saluto fascista o mostrando il dito medio alla curva avversaria. Dimenticando anche le bottigliette in testa a Bove nell'ultimo derby di coppa italia e i buu razzisti uditi anche oggi all'indirizzo di Lukaku e Abraham, ma come dice Ciruzzo... sono punti di vista.

MANIFESTA SUPERIORITÀ
Predominio giallorosso e risultato mai in discussione nel derby numero 162 di serie A (quella che ci vede presenti, rispetto a quell'artri, 11 volte di più). Tanta, troppa, la differenza di valori tra noi e loro. Chi dice il contrario mente consapevolmente, fingendo d'essere obiettivo. L'unico rammarico, l'unico appunto che oggi si può muovere all'indirizzo della squadra giallorossa, è quello di non aver segnato almeno altri due-tre gol. Quello sarebbe stato sicuramente il risultato più giusto.

Un derby non si gioca, diceva Rudi Garcia, un derby si vince. E la Roma l'ha fatto. Una vittoria limpida che giunge grazie alla testata di Gianluca Mancini su corner di Dybala. Si torna finalmente a segnare su "palla inattiva" e il fatto d'esserci sbloccati contro quall'artri, raddoppia il godimento. Vittoria di cuore, di carattere e soprattutto di testa, quella che serviva non solo contro l'avversario burino, ma per fronteggiare "altro", viste le designazioni arbitrali. In campo Guida di Torre Annunziata, lo stesso comune che ha dato i natali a Ciruzzo Immobile (guarda il caso), coadiuvato in sala var da Irrati. Entrambi protagonisti del derby del rigore negato a Zaniolo, un errore che nel prosieguo dell'azione portò al gol laziale. Insieme ai due di cui sopra, in sala var anche Maresca, uno dai precedenti non proprio esenti da errori, quando c'è di mezzo la Roma...

Più forti delle provocazioni, dei falli sistematici e spesso meritevoli di cartellino giallo, il quale in quelle occasioni è rimasto colpevolmente nel taschino del concittadino di Immobile. Sul tabellino alla fine compaiono 5 ammoniti tra i giallorossi e incredibilmente solo 3 nelle file sbiadite. Segno che forse i pensieri negativi sulle designazioni arbitrali non erano così campati in aria.

CORSI E RICORSI
La storia del derby per Daniele De Rossi inizia il 9 novembre 2003, quando al 38' della ripresa entra in sostituzione di Cassano. Era il derby numero 121 della storia, quello del "tacco di Dio" di Amantino Mancini. Per DDR giocatore, fu subito "buona la prima".
Poco più di vent'anni dopo, nel suo nuovo esordio da allenatore, è un altro Mancini che decide il suo primo derby, regalando a Daniele un altro inizio vittorioso. Un gol nella stessa porta, sotto la stessa curva e con lo stesso cognome che lo stadio intero urla, mentre lui fa l'inchino ai suoi tifosi. Gianluca Mancini, uno di noi.

Daje Roma!
Sandro



 
  • ROMA: Svilar 6; Celik 6, Mancini 7, Llorente 6,5, Angelino 6,5 (34' st Smalling sv); Cristante 6, Paredes 6 (36' st Bove sv), Pellegrini Lo. 6,5; Dybala 6,5 (34' st Abraham sv), El Shaarawy 6,5 (25' st Spinazzola 6); Lukaku.
    A disposizione: Rui Patricio, Boer, Karsdorp, Huijsen, Renato Sanches, Baldanzi, Kristiansen, Zalewski, Pisilli, Joao Costa.
    Allenatore: De Rossi


  • LAZIO: Mandas 6; Casale 6, Romagnoli 5 (1' st Patric 5,5), Gila 5,5; Marusic 5,5 (35' st Pellegrini Lu. sv), Vecino 6 (25' st Luis Alberto 6), Guendouzi 5,5, Felipe Anderson 6; Isaksen 5,5 (1' st Pedro 5,5), Kamada 5,5; Immobile 5,5 (1' st Castellanos.
    A disposizione: Sepe, Renzetti, Hysaj, Cataldi, Rovella.
    Allenatore: Tudor.

  • Arbitro: Guida di Torre Annunziata.
  • Ammoniti: MANCINI, CELIK, PAREDES, PELLEGRINI, LUKAKU, Vecino, Pedro, Castellanos.
  • I GOL:
    42' P.T.: MANCINI


RISULTATI DELLA GIORNATA:
05.04.2024
SALERNITANA-SASSUOLO 2-2

06.04.2024
MILAN-LECCE 3-0
ROMA-LAZIO 1-0
EMPOLI-TORINO 3-2

07.04.2024
FROSINONE-BOLOGNA 0-0
MONZA-NAPOLI 2-4
CAGLIARI-ATALANTA 2-1
VERONA-GENOA 1-2

08.04.2024
UDINESE-INTER 1-2