Romamor - Campionato Serie A 2023-2024 - Roma-Salernitana 2-2

CIAO CARLETTO
Minuto di raccoglimento e Roma con il lutto al braccio per la scomparsa ieri di Carlo Mazzone, amato e indimenticato allenatore, ma soprattutto grande uomo di sport e nella vita. Un altro pezzo di Roma che se ne va... Ciao Carle', Roma non ti dimenticherà mai.

IL GALLO CANTA, MA PURTROPPO NON BASTA
Confesso che al pari di molti altri come me, oggi speravo in un gol di Belotti. Un gol che sarebbe servito a lui per ritrovare fiducia, ma soprattutto per zittire i suoi molti denigratori travestiti da romanisti. Un gol che arriva dopo nemmeno 10 minuti di gioco, nel delirio generale di uno stadio che aspettava da un anno il primo canto del Gallo in campionato. Una gioia spenta dopo un paio di minuti dal var che nota il suo piede in fuorigioco di due centimetri e annulla il gol.

Ma Belotti non ci sta e alla prima occasione, dopo neanche 10 minuti, sistema le cose. 1-0 per la Roma e lo stadio può urlare finalmente il suo nome. Qualche minuto e c'è il tempo di imprecare per l'errore di Mancini, che sottoporta fallisce il raddoppio che avrebbe forse messo il risultato in cassaforte e soprattuto evitato sofferenze...

Fa davvero caldo e la temperatura sicuramente non aiuta le due squadre, al pari di un manto erboso che di erboso ha solo il nome. Per quest'ultimo, nella speranza di avere presto uno stadio solo nostro, si può parlare di vergogna o si offende qualcuno?

Cooling break e terreno a parte, è la Roma a fare gioco, con la Salernitana a controllare, attenta a non scoprirsi e pronta ad approfittare dei due errori del pacchetto difensivo giallorosso. Il primo al 36' del primo tempo e il secondo ad inizio ripresa. Due errori di posizione e di marcatura che regalano a Candreva la possibilità di calciare in porta da buona posizione. E l'ex laziale, che sarà pure un burino di Lavinio, la porta la sa trovare.

Il comprensibile contraccolpo psicologico all'uno due del burino, dura più o meno mezzora. I quattro cambi al 20' della ripresa, ridanno vita ai giallorossi che ricominciano a cercare spazi nella fitta rete organizzata da Sousa (sempre fuori dalla propria area tecnica, ma lui lo può fare. Mourinho no). È ancora Belotti a superare Ochoa, stavolta con un perfetto stacco di testa su corner battuto dal neo entrato Paredes. Qualche minuto prima El Shaarawy servito dall'altrettanto neo entrato Sanches, colpiva l'incrocio dei pali. Per non perdere la nostra "sana" abitudine dei legni...

Un pari che ovviamente accontenta più gli ospiti che noi. Lo si percepiva dal tempo che Ochoa perdeva ad ogni rimessa dal fondo, col tacito consenso di Feliciani da Teramo. Un pari che alla prima giornata, con un mercato in divenire e soprattutto con queste temperature, ci può stare. Perdere come la lazio a Lecce, sarebbe stato peggio.

ATTENZIONE!
Le nefandezze che tutti abbiamo visto perpetrare ai danni della Roma la scorsa stagione, potrebbero non essere ancora abbastanza. Ciò che una regia nemmeno troppo occulta è sembrata organizzare lo scorso anno contro la società giallorossa e contro il suo allenatore, potrebbe avere seguito anche in questo campionato. L'atteggiamento tenuto oggi in campo dal signor Feliciani di Teramo, ha lasciato in molti più di un dubbio.

Errore 1. ha lasciato i campani liberi di picchiare dal primo all'ultimo minuto e iniziato ad ammonire i comportamenti violenti, con colpevole ritardo, solo nella ripresa;
errore 2. non vede (al pari dei suoi colleghi al var) nemmeno uno, dei due rigori su Belotti;
errore 3. lascia Sousa libero di occupare per tutti i 90' più recupero la linea del fallo laterale, ben fuori dalla propria area tecnica;
errore 4. non ha fatto riprendere il gioco a centrocampo (come da regolamento) alla Roma dopo l'1-1 firmato Candreva, mentre tutti i giocatori della Salernitana erano nella propria metà campo, ma evidentemente ancora "distratti" dai festeggiamenti (questo il video).
errore 5. non prende mai provvedimenti nei confronti dei componenti della panchina campana, i quali hanno protestato platealmente contro ogni avversa decisione arbitrale, arrivando a buttare volontariamente un pallone in campo per perdere tempo.

La Mourinho-cam è prevista solo per il nostro Special One e i suoi collaboratori in panchina, al quale ed ai quali, gli arbitri riservano un trattamento particolare, aiutati dalle regie televisive che ai nostri contano anche i peli del naso. Augurarsi che la prestazione dell'arbitro oggi sia solo un incidente di percorso, una giornata no, sembra la solita speranza con la quale ci si illude che in questo calcio tutto sia onesto e pulito... Restiamo vigili, perchè i soldi che porta l'arrivare fra le prime quattro, fanno tutta la differenza del mondo e stimolano i mariuoli...

Daje Roma!
Sandro