CAMPIONATO SERIE A 2023/2024 - 26a giornata
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Roma-Torino 3-2

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UNA JOYA È PER SEMPRE
Prendendo in prestito un celebre spot dove si parlava di gioielli, in particolare diamanti, la similitudine con il nostro gioiello, la Joya appunto, è automatica. Si gioca e si vince in undici, è vero. Ma quando tra gli undici ce n'è uno che per tecnica e classe si eleva, perché capace di gesti tecnici straordinari, le partite le può vincere anche da solo. E q
ui a Roma noi lo sappiamo bene...

Tre squilli. Tre perle (compreso il rigore con Milinkovic-Savic da una parte e la palla dall'altra) che certificano il suo essere di un altro livello. Quello ammirato stasera, è stato forse il miglior Dybala o perlomeno uno dei migliori, dal suo arrivo a Roma. Sta bene fisicamente e i 90 più recupero in campo, mentre tutti si aspettavano la sua sostituzione da un momento all'altro, o addirittura la sua esclusione dall'inizio a favore di Baldanzi, ne sono la riprova.

Solo i suoi problemi fisici gli hanno impedito finora di incidere a Roma come la sua classe e il suo immenso spessore tecnico, meriterebbero. Inutile ricordare una ad una tutte le partite importanti giocate a mezzo servizio o addirittura disertate, per colpa di quella sua fragile muscolatura, o delle tante botte prese (come stasera) dagli avversari. La speranza è quella di vederlo finalmente da oggi in poi, sempre in campo e soprattutto sempre come stasera, per la gioia dei nostri occhi e dei nostri cuori giallorossi.

LA PARTITA
Eravamo più o meno tutti consapevoli che sarebbe stata una partita difficile, per via della stanchezza accumulata nei 120' di giovedì col Feyenoord e per l'avversaria arcigna e soprattutto incazzata perché reduce dall'immeritata sconfitta patita sempre giovedì sera, nel recupero della 21a giornata con la lazie.
Ne parlavo nel prepartita con un mio amico, dicendo che con ogni probabilità la Roma avrebbe sì vinto, ma che il risultato date le premesse di cui sopra, sarebbe scaturito da un episodio.

De Rossi lascia in panchina qualcuno dei reduci di giovedì e per l'occasione rispolvera la tanto vituperata difesa a tre, col ritorno in campo di Smalling a formare il pacchetto centrale sognato in estate con Mancini e Ndicka e MAI visto in questi sei mesi sul rettangolo verde. Questo a confermare che non sono i moduli a fare le squadre, ma gli uomini a disposizione dell'allenatore, specie se intelligente (l'allenatore).

Non altissimi i ritmi del primo tempo da parte delle due squadre, reduci entrambe dalle fatiche infrasettimanali e attente a non sprecare energie. Buona la Roma tutta, con l'eccezione dei due "quinti", poco precisi e poco incisivi. Unica vera occasione nei primi 45', un palo colpito da Kristensen al 9', chiamato a finalizzare la splendida cavalcata coast to coast di Azmoun. Per il resto, poca roba fino a ridosso del 45', quando lo stesso Azmoun si procura il rigore che Dybala trasforma.

Vantaggio che dura appena 3 minuti, quando il cross di Bellanova (uno che mi piacerebbe vedere in maglia giallorossa il prossimo anno) viene deviato di testa in rete dal solito implacabile (quando gioca contro di noi) Zapata. Evitabile il cross con una marcatura più attenta di Angeliño su Bellanova; evitabile il gol con una marcatura più attenta di Mancini e Cristante su Zapata, ma tant'è. Si va negli spogliatoi sull'1-1.

Si riprende con gli stessi in campo. L'inerzia della partita cambia con l'invenzione del Campione con il 21 sulla schiena. Un pallone calciato meravigliosamente appena fuori dall'area, si insacca alle spalle del portiere granata e riporta la Roma in vantaggio. Meno di 10 minuti e dopo i primi cambi decisi da De Rossi, la Joya concede il tris con un uno-due scambiato in velocità con l'appena entrato Lukaku e finalizzando con un diagonale che supera ancora una volta Milinkovic-Savic, nel tripudio dei 61.595 che anche oggi nonostante l'orario e il lunedì, hanno riempito l'Olimpico.

C'è spazio per la sfortunata autorete dell'appena entrato Huijsen e per uno sterile tentativo granata di arrivare al pareggio nei minuti di recupero. Ma il triplice fischio e il Grazie Roma dell'Olimpico, chiudono i giochi in anticipo sull'altro posticipo (mi si perdoni il gioco di parole) tra Fiorentina e i rappresentanti sbiaditi della regione, che verranno presi letteralmente a pallonate e battuti per 2-1 dai viola.
È stato davvero un bel lunedì
.

Daje Roma!
Sandro



 
  • ROMA: Svilar; Mancini, Smalling (33' st Huijsen), Ndicka; Kristensen, Cristante, Paredes (20' st Bove), Pellegrini (41' st Sanches), Angeliño (19' st Spinazzola); Dybala, Azmoun (20' st Lukaku).
    A disposizione: Rui Patricio, Boer, Celik, Aouar, Baldanzi, Zalewski, Cherubini, El Shaarawy.
    Allenatore: De Rossi


  • TORINO: Milinkovic-Savic; Djidji, Lovato (14' pt Sazonov), Masina (36' st Ilic); Bellanova, Ricci, Gineitis (36' st Linetty), Lazaro (17' st Rodriguez); Vlasic; Sanabria (35' st Okereke), Zapata.
    A disposizione: Gemello, Popa, Savva, Kabić.
    Allenatore: Juric.

  • Arbitro: Sacchi di Macerata.
  • Ammoniti: NDICKA, CRISTANTE, Lazaro e Ricci.
  • I GOL:
    42' P.T.: DYBALA (R)
    45' P.T.: Zapata
    13' S.T.: DYBALA
    24' S.T.: DYBALA

    44' S.T.: Huijsen (A)

RISULTATI DELLA GIORNATA:
23.02.2024
BOLOGNA-VERONA 2-0

24.02.2024
SASSUOLO-EMPOLI 2-3
SALERNITANA-MONZA 0-2
GENOA-UDINESE 2-0

25.02.2024
JUVENTUS-FROSINONE 3-2
CAGLIARI-NAPOLI 1-1
LECCE-INTER 0-4
MILAN-ATALANTA 1-1

26.02.2024
ROMA-TORINO 3-2
FIORENTINA-LAZIO 2-1