EUROPA LEAGUE 2023/2024 - andata playoff
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Feyenoord-Roma 1-1

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SCATENATE L'INFERNO???
La scenografia di gladiatoriana memoria, mostrata sugli spalti prima dell'inizio delle ostilità in campo dai tifosi di casa: "AT MY SIGNAL UNLEASH HELL" (al mio segnale scatenate l'inferno), oltre a far sganasciare dalle risate anche l'ultimo dei romanisti costretti a casa dal divieto di trasferta, non produce l'effetto voluto sul campo.

Memori dell'ultima volta in cui hanno ospitato e malmenato sportivamente (3-1) una squadra che dice d'essere "di Roma", ma porta il nome della regione, pensavano forse di poter fare lo stesso stasera... chissà. La squadra che invece si sono trovati di fronte, ha fatto capire loro che certe frasi possono funzionare e aver luogo solo all'Olimpico e solo se pronunciate da chi porta il nome, il simbolo e i colori di Roma.

Detto ciò, alla prima europea di Daniele De Rossi, possiamo parlare di risultato che va decisamente stretto alla Roma. Bella da subito, la squadra di DDR. Solida, compatta e determinata anche nei soggetti meno avvezzi alla battaglia, tipo Zalewski. Roma padrona del campo per gran parte dei primi 45 minuti, ma che dopo aver sfiorato in più di un'occasione il meritatissimo vantaggio, va incredibilmente sotto nel recupero della prima frazione, per una disattenzione difensiva conseguenza del cambiamento di modulo e che lascia libero di colpire di testa un gigante di 167 cm.

Quella solidità, compattezza e determinazione sfoggiata dal primo minuto di gioco, si è vista anche nella ripresa e ha portato al meritato pareggio con Lukaku, ma quel che più di tutto conta, senza mostrare cali di tensione e di attenzione, fino all'ultimo dei sette (quasi otto) minuti di recupero, nonostante l'evidente debito fisico di molti.

Ci vediamo all'Olimpico giovedì prossimo, come stasera senza tifosi ospiti per gli stessi motivi e tutto meravigliosamente colorato di giallorosso.

L'ESULTANZA DI LUKAKU
Lukaku ha festeggiato il suo gol con lo stesso gesto dei giocatori congolesi in Coppa d'Africa, per denunciare il genocidio in corso nella Repubblica Democratica del Congo, paese d'origine dei suoi genitori. Un genocidio di cui non si parla, perché il Congo che detiene il 70% del coltan mondiale, elemento fondamentale per la produzione di telefoni cellulari e computer, muove interessi economici e politici non esattamente puliti. Stesso dicasi per il cobalto, minerale fondamentale per la produzione di tecnologie aerospaziali e rinnovabili, del quale la R.D.C. detiene circa l'80% delle riserve mondiali...

NOI SIAMO QUELLI CHE...
Noi siamo quelli che il Feyenoord, dalla stagione 2014-15, sogna ogni notte di battere. Siamo quelli che in Europa da due anni nessuno è capace di eliminare. Siamo i detentori morali di questa Coppa, trofeo che ci è stato negato da un pelatino inglese, che dalla sera di Budapest è sempre presente in tutte le nostre maledizioni. Siamo quelli che hanno battuto anche la Real Sociedad che ha chiuso prima in classifica il suo girone di Champions (lo stesso dell’Inter) e il Bayer Leverkusen che sta dominando la Bundesliga. Siamo quelli che hanno costretto mafiauefa a cambiare le regole del mondiale per club, perché occupiamo stabilmente uno dei primi dieci posti del ranking...

Daje Roma!
Sandro



 
  • FEYENOORD: Wellenreuther, Nieuwkoop (33' st Read), Beelen, Hancko, Hartman, Stengs (26' st Ivanusec), Zerrouki, Wieffer, Minteh (18' st Lingr), Ueda (18' st Gimenez), Paixao (33' st Milambo).
    A disposizione: Lamprou, Van Sas, Lopez, Sauer.
    Allenatore: Slot.


  • ROMA: Svilar, Karsdorp (36' st Celik), Mancini, Llorente, Spinazzola, Bove (42' st Cristante), Paredes, Pellegrini, Dybala (42' st Baldanzi), Zalewski (18' st El Shaarawy), Lukaku .
    A disposizione: Rui Patricio, Boer, Smalling, Azmoun, Renato Sanches, Aouar, Joao Costa, Angeliño.
    Allenatore: De Rossi.

  • Arbitro: Petrescu (Romania)
  • Ammoniti: Beelen, Minteh, LLORENTE, Stengs, BOVE
  • I GOL:
    46' P.T.: Paixao

    22' S.T.:
    LUKAKU