CAMPIONATO SERIE A 2024/2025 - 32a giornata
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Lazio-Roma 1-1

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IL LORO SOLITO DERBY
La sconfitta giovedì scorso nell'andata di Europa League a Bodo e la possibilità che in caso di sconfitta stasera, la Roma avrebbe operato il sorpasso in classifica ai loro danni, hanno sicuramente aiutato Baroni nella preparazione della partita. Due circostanze che, unite ad un atavico e conclamato complesso di inferiorità nei confronti della squadra che porta il nome della Capitale, oltre allo score di Claudio Ranieri che vede cinque vittorie negli altrettanti suoi cinque derby sulla panchina giallorossa, hanno sicuramente dato a Baroni e a tutto l'ambiente natoprimacomelascimmia, motivazioni superiori a quelle che evidentemente non hanno completamente trovato i nostri.

Che sarebbe stato un derby all'insegna del programmato schifo laziese, lo si è capito dopo neanche due minuti, quando un evidente fallo di Guendouzi su Saelemaekers veniva sanzionato da Sozza, con il centrocampista laziale che con tanto di mano fra i capelli e occhi sgranati, protestava vivacemente contro la giusta decisione dell'arbitro, spacciandosi per una povera vittima del sistema, a favore di telecamera .

Appena due minuti dopo, e quello che nell'immaginario collettivo romanista è da sempre "er padre del fijo de zaniolo", mette in scena una simulazione da premio oscar. Dopo aver volontariamente rifilato (da dietro) un calcio a Paredes, provocandone la "reazione" (le virgolette non a caso) si accascia al suolo con le mani sul viso, solo per essere stato appena sfiorato con quello che normalmente, tra uomini (non tra lombrichi), verrebbe considerato un semplice buffetto.

Cinque minuti di partita e grazie all'opera della "stella" (le virgolette non a caso) del firmamendo biangoceleste (non sono errori del T9), la Roma ha già un ammonito in un ruolo nevralgico, che risentirà ovviamente per i primi 45' di quel giallo e che Ranieri sostituirà con Cristante ad inizio secondo tempo, per non rischiare di finire in 10.

Da lì in poi, i figli stupidi di Poggio Bustone si dedicano a simulazioni plateali invocando il var ad ogni contrasto, protestando ad ogni decisione contro e soprattutto commettendo falli sistematici mai puniti col giallo, con il pellegrini sbagliato su Soulé e con marusic su Saelemaekers, che uniti ad un atteggiamento un po' troppo morbido dei giallorossi, valgono una supremazia nel gioco e nelle occasioni, nei primi 45'. Sono tre, nel primo tempo, le occasioni degne di menzione per la lazie: la prima con Romagnoli, sulla punizione conseguente al giallo a Paredes e le altre due con Isaksen, tutte neutralizzate da un superbo Svilar, che alla fine verrà premiato come migliore in campo.

Ci sarebbe pure un mezzo rigore per la Roma, quando Castellanos trattiene in area Dovbyk facendolo cadere, ma per Sozza e per gli scoreggioni del dopopartita, lo trattiene "troppo leggermente"... Ma poi, detto fra noi, se l'ucraino non rimane per terra un quarto d'ora contorcendosi con le mani sul viso, in preda a dolori tipo colica renale e invocando il var come uno zaccagni qualsiasi, che rigore vogliamo pretendere?

La ripresa inizia con Cristante al posto di Paredes e con quelli nati prima, ma che non hanno voluto chiamarsi Roma (pensa che cojoni), i quali trovano il vantaggio dopo 5 minuti. Punizione del pellegrini sbagliato e colpo di testa di romagnoli figliolprodigo, libero di staccare in area grazie ad una marcatura inesistente.

Ma da lì in poi, è solo Roma. Tanto gioco, tanto possesso palla, qualche salvataggio di Mandas, ma soprattutto un gran gol di Soulé. Una perla che certifica la gran partita giocata dal giovane talento argentino, nonostante le botte e le provocazioni ricevute per tutta la partita dal pellegrini sbagliato.

MA CHE SCENOGRAFIA HANNO ESPOSTO?
Ennesimo tentativo di far vedere che rappresentano (loro ?) questa città (maddeché?) pur non avendone il nome, i colori e il simbolo. Monumenti "pixelati" in stile videogioco a metà tra Mario Bros e Minecraft, che hanno fatto ridere, oltre i presenti allo stadio, il mondo collegato in televisione e il web intero, una volta diffuse le immagini di questa schifezza grafica.

Dall'altra parte, quella giusta, quella romanista, la curva sud espone su uno sfondo tutto giallorosso, la foto del Capitano per antonomasia: Agostino Di Bartolomei e le varie maglie della Roma che si sono susseguite negli anni, con in basso la frase emblematica: UNA CITTÀ, UNA MAGLIA. Frase che certifica la vera verità. Gioco, partita, incontro!

NESSUNO COME LUI
Claudio Ranieri a fine stagione lascerà la panchina giallorossa e il suo lavoro di allenatore, senza aver mai perso un derby con i disagiati in tutta la sua carriera. Sono sei in tutto. Sei stracittadine nelle quali ha collezionato cinque vittorie ed un pareggio: quello di oggi.
Il risultato non ci vede vincitori stasera, ma la prestazione complessiva, la voglia e la determinazione messe in campo dalla squadra, seppure solo dopo essere andata in svantaggio, è comunque conferma di come Sir Claudio abbia saputo, anche oggi, preparare un derby di Roma più di chiunque.

Senza di Lui, probabilmente stasera saremmo usciti dal campo con una sconfitta. Non è stato questo, sicuramente, il migliore con lui in panchina, ma averlo comunque ripreso, soprattutto dopo un primo tempo come quello giocato oggi e nonostante (è giusto ricordarlo) l'assenza in campo per infortunio di Paulo Dybala, l'unico Campione vero facente parte della rosa e oggi seduto in panchina per stare vicino ai compagni, è indicativo della bontà del lavoro che ha fatto sulla squadra.

Nessuno può sapere come finirà questo campionato e cosa ci riserveranno le prossime sei difficili partite, ma qualunque sia l'epilogo della stagione romanista, dobbiamo tutti ringraziare Claudio Ranieri per il lavoro svolto, per averci tirati fuori a suo tempo dalle sabbie mobili e per averci restituito dignità e orgoglio.

Se ne ricordino anche father and son, perché la Roma non è un american business.

Daje Roma!
Sandro


 
  • LAZIO: Mandas; Marusic, Gigot, Romagnoli, Lu.Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Isaksen (73' Pedro), Dele-Bashiru (79' Noslin), Zaccagni (79' Belahyane); Castellanos (73' Dia).
    A disposizione: Provedel, Furlanetto, Vecino, Tchaouna, Hysaj, Provstgaard, Basic, Ibrahimovic, Lazzari, Gila.
    Allenatore: Baroni.


  • ROMA: Svilar; Celik, Mancini, Ndicka, Angelino; Kone, Paredes (46' Cristante); Soulé (89' El Shaarawy), Lo.Pellegrini (59' Shomurodov), Saelemaekers (89' Rensch); Dovbyk (84' Baldanzi).
    A disposizione: De Marzi, Gollini, Hummels, Nelsson, Gourna-Douath, Pisilli, Salah-Eddine.
    Allenatore: Ranieri.

  • Arbitro: Sozza
  • Ammoniti: PAREDES, Zaccagni, Isaksen, MANCINI, Lu. Pellegrini, Rovella.
  • I GOL:
      2' S.T.: Romagnoli
    24' S.T.: SOULÉ


RISULTATI DELLA GIORNATA:
11.04.2025
UDINESE-MILAN 0-4

12.04.2025
VENEZIA-MONZA 1-0
INTER-CAGLIARI 3-1
JUVENTUS-LECCE 2-1

13.04.2025
ATALANTA-BOLOGNA 2-0
VERONA-GENOA 0-0
FIORENTINA-PARMA 0-0
COMO-TORINO 1-0
LAZIO-ROMA 1-1

14.04.2025
NAPOLI-EMPOLI 3-0