L'AS
ROMA Notizie tratte dal sito ufficiale e dal web - Foto tratte dal web |
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LA STORIA | |||||||
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Lo stesso Italo Foschi ne assume la presidenza, mentre la presidenza onoraria fu offerta a Umberto Guglielmotti, lo stemma sarà la lupa capitolina e i colori sociali, in cui si riconosceranno i tifosi, saranno quelli del gonfalone del Campidoglio: il giallo e il rosso. Colori che i dirigenti della Lazio avevano snobbato, infatuati, agli albori del secolo, del mito greco di Olimpia. Avevano scelto quelli della bandiera greca, con una decisione probabilmente incomprensibile alle masse, che invece accorsero subito al richiamo di Roma e dei vessilli capitolini. E questo forse serve a spiegare perché la Roma fu subito visceralmente popolare, cara alla gente dei vecchi rioni e del suburbio. Restava da definire la squadra. La commissione tecnica allora guidata dall'avvocato Piero Crostarosa, ingaggia, con uno stipendio mensile di Lit. 30.000, i giocatori migliori delle tre squadre preesistenti. Della formazione dell'"Alba", il cui campo era nell'attuale Piazza Melozzo da Forlì, furono scelti: Ballante, Angelo Bianchi, il terzino Corbyons, Chini, Degni, Fasanelli, Mattei, Rovida, Ziroli e Celestini. Dalla Fortitudo, che giocava alla "Madonna del Riposo, furono ingaggiati: Bramante, Antonio Bianchi, Cappa, Canestrelli, De Micheli, Ferraris IV, il "biondino di Borgo Pio" campione mondiale nel '34, Preti, il portiere Rapetti, Scocco, Scardola, Sbrana, Zamporlini. Infine, dal Roman, la prima società di calcio costituita a Roma (1901): Giorgio Carpi, l'unico giocatore che non volle mai essere pagato, Bossi, Fosso, Isnaldi e Maddaluno. Come allenatore fu scelto il tecnico inglese William Garbutt, in carica dal '27 al '29, mentre "Angelino" - il massaggiatore Angelo Cerretti - fu testimone delle vicende romaniste per oltre quarant'anni. L'entusiasmo e il calore con cui i tifosi avrebbero sostenuto la Roma fu subito testimoniato nell'amichevole con gli Ungheresi della Ujpest, disputata il 18 luglio '27, al Motovelodromo Appio. Il 25 settembre inizia il campionato. La squadra giallorossa esordisce con un 2-0 contro il Livorno. La formazione: il capitano Ferraris IV, Rapetti, Mattei, Corbyons, Degni, Rovida, Ziroli, autore del primo goal del campionato, l'ungherese Bussich, Cappa, Fasanelli, che segna il secondo goal, Chini. In questo campionato, la Roma si piazzerà all'ottavo posto con diciotto punti. L'anno successivo, battendo il Modena in finale, la Roma conquista la Coppa CONI, antenata della Coppa Italia. Sacerdoti subentra ad Italo Foschi nella presidenza della società. Gli anni '29 e '30 sono anni di grandi avvenimenti per la Roma e per il calcio italiano. Il campionato è ora a girone unico, la Roma sostituisce l'allenatore Garbutt con Baccani e, successivamente, con Burgess. Alla quinta partita di campionato, la Roma inaugura il suo stadio, il mitico Testaccio, che per dieci anni fu simbolo del carattere della squadra e dei suoi tifosi. Il '29 fu anche l'anno del primo Derby di campionato. Sarà, infatti, solo nel dicembre di quell'anno, che si affronteranno le due Società calcistiche capitoline. La Roma vincerà per 1-0 con un gol di sciabbolone Volk. Ancora, nel girone di ritorno il campo Testaccio ospiterà la vittoria della Roma sulla Lazio, gol di Bernardini, Volk e Chini. |
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Agli inizi degli anni Ottanta
la guida della società giallorossa passa nelle mani di Dino Viola che riesce a risollevare limmagine della
società ed a conquistare il secondo
scudetto. Il 18 agosto 2011, si annuncia il "...perfezionamento dell'acquisto della partecipazione di maggioranza in A.S. Roma". Un accordo che prevede da parte di una cordata statunitense, l'acquisizione del 60% delle quote societarie, lasciando il restante 40% nelle mani di Unicredit. Thomas Di Benedetto assumerà la carica di presidente dopo il consiglio di amministrazione tenuto a settembre. Dopo una trattativa già praticamente conclusa a marzo, ma interrotta dalla pandemia covid-19, il 5 agosto 2020 vengono annunciate le firme sul contratto preliminare, primo passo verso il definitivo passaggio di consegne dell'AS Roma da James Pallotta a Dan Friedkin. La chiusura dell'accordo è prevista per la fine di agosto. 17 agosto 2020, intorno alle 15:30 (ora italiana), Dan Friedkin è ufficialmente il 25° Presidente della nostra storia. Il Friedkin Group ha annunciato l’acquisizione attraverso la Romulus and Remus Investments LLC, di circa l’86,6% del capitale sociale del Club e lancerà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle rimanenti azioni ordinarie rappresentative di circa il 13,4% del capitale sociale. (fonte: AS Roma) GLI ALLENATORI Molto
lunga è la lista di allenatori che si sono alternati nel tempo sulla panchina
della Roma, tanto da poterla considerare una delle più "roventi"
del calcio italiano. Spesso ci si è affidati ad allenatori stranieri, a
cominciare dal primo, linglese William Garbutt che Italo Foschi
volle a tutti i costi, strappandolo al Genoa dove aveva appena conquistato un
tricolore. Successivamente Burgess, Baar e Kovacs fino ad arrivare
al campionato 1933-34 nel quale la panchina fu affidata a Luigi Barbesino,
primo allenatore italiano a sedersi sulla panchina giallorossa dove rimase per
ben quattro campionati ottenendo discreti risultati. Con il cambio della presidenza
da Sacerdoti a Betti, arrivò Guido Ara e successivamente
lungherese Schaffer, il tecnico
che regalò alla Roma nella stagione 41-42, il primo scudetto. 2004-2005: la stagione dei 5 allenatori. Luglio
2005. Dopo una serie di ipotesi sul successore di Bruno Conti, che vedevano diversi
allenatori in lizza per la panchina giallorossa, alla fine la società sceglie Luciano Spalletti da Certaldo. Il primo sponsor del nuovo allenatore
sembra sia stato proprio Conti. Il successore, di fatto, Brunetto se l'è
voluto scegliere di persona, rimasto forse piacevolmente impressionato da Spalletti,
dal punto di vista tecnico e da quello umano. La situazione che Spalletti trova, arrivando a Roma, è
decisamente grave. Un ambiente sfiduciato e un parco giocatori buono sulla carta,
ma completamente da rimotivare. Una squadra reduce da un'annata disastrosa e da
ricostruire completamente sia nel fisico che nello spirito. Il
nuovo credo e la "filosofia del lavoro" vengono subito recepiti dalla squadra
vogliosa di riscatto, che reagisce bene e si impegna, nonostante venga da un anno
(volendo essere buoni) di "non lavoro"... Il primo anno della Roma di
Spalletti verrà ricordato per le 11
vittorie consecutive in serie A. Il record (10 vittorie) che solo
3 squadre erano riuscite ad ottenere nella storia del campionato di serie A, l'ultima fu
il Bologna nel lontano 1964 e prima di lei solo Juventus e Milan, verrà
battuto dall'Inter campione d'italia, l'anno dopo. L'inizio della stagione successiva,
a differenza di quella passata, ci vede subito vincitori della Supercoppa. Il campionato poi, ci vede protagonisti nel contendere all'Inter la vittoria finale fino all'ultima giornata. Alla fine l'inter vince lo scudetto tra le polemiche, per gli innumerevoli "aiutini" arbitrali ricevuti. Ultimo atto della stagione, la finale di Coppa Italia, che ancora una volta vede di fronte le due antagoniste: Roma e Inter. Come l'anno scorso è la Roma a vincere e, a detta di molti, a laurearsi vincitrice morale della stagione. La società in estate passa agli americani, che decidono di chiamare ad allenare la squadra lo spagnolo Luis Enrique. Un disegno di calcio “innovativo”, quello dell'hombre vertical, che però non porta nell'immediato, come chiedeva la piazza, risultati concreti. L’allenatore asturiano lascia l'incarico a fine campionato. Dopo un anno sabatico, tornerà ad allenare in Spagna. Prima al Celta Vigo, col quale conquisterà una tranquilla salvezza e poi al Barcellona, dove nella stagione 2014-2015 vincerà Campionato, Coppa di Spagna, Champions League 2015 ed a seguire, Supercoppa UEFA 2015 e FIFA Club World Cup 2015. Vincerà inoltre, i premi come Miglior allenatore della Liga 2015, Miglior allenatore dell'anno IFFHS 2015 e FIFA World Coach of the Year 2015. A dimostrazione che non era proprio lo scemo del villaggio che molti a Roma pensavano. Per la nuova stagione, la società sceglie Zdenek Zeman. Dopo 13 anni l'allenatore, reduce col Pescara dalla vittoria dell'ultimo campionato di serie B, torna a Roma, dove ha lasciato buonissimi ricordi, ma anche grosse delusioni. Il boemo purtroppo non riesce a dare continuità di risultati ad una squadra che alterna grandi prestazioni a incredibili debacles. Dopo la nona sconfitta in campionato, a febbraio, viene esonerato. Al suo posto viene "promosso" Aurelio Andreazzoli, già facente parte dello staff come "collaboratore tecnico". La Roma sotto la sua guida finisce sesta, fuori dalle competizioni europee per il secondo anno consecutivo e sconfitta nella finale di Coppa Italia con la lazio del 26 maggio 2013. A giugno l'annuncio del nuovo allenatore: il francese Rudi Garcia. Con lui la Roma rinasce dalle ceneri del 26 maggio. Inizia il campionato inanellando una serie di 10 vittorie consecutive e rimette la chiesa al centro del villaggio, ma una serie di arbitraggi "discutibili", stoppa la serie di vittorie giallorosse e mina di fatto la convinzione della squadra, la quale inizia a perdere contatto con la testa della classifica che, guarda caso, vedrà una juve (a sua volta, invece, spesso aiutata dalle decisioni arbitrali) finire il campionato al primo posto, con distacco. La Roma finirà seconda, dietro la juve, così come nell'anno successivo, dove gli infortuni degli interpreti migliori e una difficoltà fisica e psicologica, saranno le cause principali di un secondo posto visto dalla piazza quasi come un fallimento. L'era Garcia termina con un esonero che era nell'aria da molto. Gli scarsi risultati e una squadra che alla terza stagione insieme pare non seguirlo più, costringono la società ad esonerare l'allenatore francese. Dopo la sosta natalizia, il 14 gennaio, la squadra viene affidata a Luciano Spalletti. Arriverà terza, dopo un girone di ritorno strepitoso, con 14 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta. Dopo una stagione e mezza, il 28 maggio termina anche la seconda avventura di Spalletti a Roma. Una stagione 2016-2017 purtroppo deludente nel complesso (nei bilanci e nei giudizi le due eliminazioni contro Lione e Lazie in Europa League e Coppa Italia, pesano drammaticamente). Nonostante un campionato da record, dove la squadra ha conquistato il maggior numero di punti (87) e segnato il maggior numero di reti (90) della sua storia, con Edin Dzeko capocannoniere della serie A, la Roma finisce per la terza volta negli ultimi 4 anni, seconda alle spalle della juventus. Il 28 maggio è anche il giorno dell'addio al calcio giocato di Francesco Totti. Il giorno che non avremmo mai voluto vivere, è purtroppo arrivato. Con oggi si conclude la carriera in campo del più grande calciatore della storia giallorossa. Dopo 25 anni tutti vissuti con la stessa maglia, si conclude tra le lacrime in campo e sugli spalti, la carriera di un mito universale e universalmente riconosciuto. Unico, grande e immenso nostro Capitano! Il 12 giugno 2017 la Roma annuncia il nuovo allenatore: Eusebio Di Francesco, che al suo primo anno su una panchina importante, mantiene la Roma sul podio in campionato, conquistando a dispetto di chi lo giudicava inadeguato, il terzo posto e la qualificazione alla successiva Champions League. Competizione nella quale la Roma 2017-2018, sotto la sua guida, è arrivata allo storico traguardo della semifinale. L'avventura di Di Francesco sulla panchina giallorossa termina di fatto il 6 marzo 2019, dopo l'eliminazione negli ottavi di finale di Champions League, avvenuta più per mano dell'arbitro che ad opera del Porto. Al suo posto la Roma richiama al capezzale di una squadra pressoché distrutta, Claudio Ranieri il quale risolleverà nel morale e nell'autostima la squadra, ma non riuscirà a farle centrare l'obiettivo quarto posto (ultimo utile per la qualificazione alla Champions League). La stagione non proprio esaltante della Roma termina il 26 maggio 2019 con l'ultima giornata di campionato che sarà anche l'ultima per Ranieri, ma soprattutto l'ultima in giallorosso di Daniele De Rossi, al quale dopo 18 stagioni la società non rinnova il contratto. L'11 giugno 2019 la Roma annuncia il nuovo allenatore: il portoghese Paulo Fonseca proveniente dallo Shakhtar Donetsk, al comando del quale in Ucraina ha vinto gli ultimi 3 campionati e le ultime tre coppe nazionali. Il tecnico portoghese rimane sulla panchina giallorossa per due stagioni, la prima condizionata dalla pandemia covid-19 che ha sconvolto il mondo intero, nella quale la Roma, dopo il sesto della stagione precedente, ha raggiunto il quinto posto in campionato e che come massimo risultato ha portato un'ottavo di finale di Europa League in gara unica e in campo neutro (per le restrizioni covid), perso con il Siviglia che alla fine vincerà la competizione. L'anno dopo, in una stagione giocata sempre senza pubblico causa pandemia, la sua Roma falcidiata e condizionata per tutta la stagione da un numero record di infortuni, esce al primo turno in coppa Italia, finisce settima in campionato e vede interrotto il suo cammino in Europa League verso quella che sarebbe stata una meritatissima finale, in una quanto mai rocambolesca doppia semifinale contro il Manchester United. Il 4 maggio 2021, con il ritorno di semifinale di Europa League ancora da giocare, un doppio comunicato dell'AS Roma squassa letteralmente l'ambiente sportivo italiano. Prima comunica la sua volontà di non rinnovare il contratto a Fonseca e dopo due ore, annuncia l'ingaggio di quello che dalla prossima stagione sarà il nuovo responsabile tecnico AS Roma: Josè Mourinho. Un colpo a sorpresa, un nome incredibile quanto inatteso, che lascia con un palmo di naso tutti, a partire dagli operatori dell'informazione, che fino ad un'ora prima dell'annuncio ufficiale, ci regalavano i nomi di quelli che secondo loro "ben informati" sarebbero stati gli allenatori in procinto di allenare la Roma: De Zerbi, Juric, Allegri, Sarri... Annunciando (inventando) addirittura formazioni e moduli tattici con i quali i suddetti avrebbero fatto giocare la squadra. La stampa italiana...
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PALMARES A.S. ROMA
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I MIGLIORI GOLEADOR
A.S. ROMA 1) FRANCESCO TOTTI - 307
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TUTTE LE STAGIONI DELL' A.S. ROMA
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